Per un pugno di vignette / 2
Prima di leggere questo post dovrebbe essere letta l' intervista a Calderoli su Repubblica.
Per quanto ci mediti, l' unico torto che posso dare a Calderoli è quello di aver fatto quel che ha fatto da ministro. Se l' avesse fatto da semplice cittadino o da parlamentare non avrei nulla da dire.
Spulciando nella stessa pagina si trova un link alle reazioni del centrosinistra. Prodi, raggiunto dalla notizia dei morti a Bengasi durante un comizio (A Padova, e lo so perché c' ero) dichiara "In questi anni di governo della Cdl non è certo la prima volta che da parte di alcuni esponenti di una forza di governo, che è la Lega, si manifestano espressioni così estremiste. Non si doveva attendere che fossimo costretti a contare i morti a prenderne atto".
Beh, Romano, mi piacerebbe ci fossero più estremisti come quelli della Lega, dopotutto loro non hanno ammazzato nessuno, contrariamente a comunisti, islamisti e fascisti in generale.
Simpatica anche la reazione di Bertinotti: "Una responsabilità per la strage di Bengasi che il governo italiano porta fino in fondo. ", ma Calderoli gli ha già risposto: qui si sta incolpando chi porge la guancia perché qualcuno ha ricevuto uno schiaffo (Ammesso che effettivamente quello schiaffo sia una reazione ad un gesto provocatorio ed estremista com' è notoriamente porgere la guancia).
La mia conclusione è: se certe persone reagiscono in una maniera spropositata per un pugno di vignette fino a farci scappare il morto (o fino ad ammazzare chi non c' entra nulla), che sia perché sono incredibilmente permalose, che sia perché si fanno trascinare come pecore da cattivi pastori, in nessun caso si meritano il mio rispetto. Che diventino più civili e poi forse cominceremo a parlare.
Ma ora il mio cuore è turbato: tutta questa vicenda verrà usata come pretesto per un attentato a ridosso delle elezioni come accadde in Spagna?
Tra l' 1 ed il 9 aprile evitate di prendere la metropolitana e di stare in luoghi affollati.
1 Comments:
Come al solito la strumentalizzazione politica non manca mai, strumentalizzare i morti...bè quello è stato fatto e ri-fatto e lo rifaranno, sempre con la faccia di bronzo che li contraddistingue. Per fare capire quanto il gesto di Calderoli (che anch'io condanno in quanto commesso da un ministro della Repubblica!) abbia influito sui fatti di Bengasi. questa notizia l'ho riportata anche sul mio blog: L'ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Paolo Trupiano, ha escluso che la protesta scoppiata contro il Consolato italiano a Bengasi sia stata innescata dall'iniziativa del ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, di indossare una t-shirt con una vignetta satirica su Maometto. Secondo il diplomatico, la manifestazione, a cui "hanno partecipato un migliaio di persone" e' partita da un sermone del venerdi' "contro la pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto". Per Trupiano il fatto che sia stato preso di mira il consolato generale italiano e' spiegato dal fatto che si tratta dell'"unica rappresentanza occidentale" presente a Bangasi. L'ambasciatore ha poi confermato che la polizia "ha represso in modo energico" la manifestazione e che negli scontri sono morte alcune persone e una ventina sono rimaste ferite.
6:50 PM
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