Un veneto in Dobrogea, introduzione.
Dopo un mese di permanenza a Ciucurova, nella provincia di Tulcea (che per chi non lo sapesse si trova in Romania), dopo aver visto un po' i dintorni, dopo aver imparato un po' di rumeno, dopo aver parlato un po' con la gente, mi è venuto in mente che ho un blog.
E così ho pensato "Ma perché non raccontare alle moltitudini di miei lettori quel che vedo da queste parti?"
Così ho deciso che scrivere una specie di reportage. Niente di professionale, sia chiaro. Ci saranno molte dicerie di paese e praticamente nessun fatto documentato. È la fortuna di non essere un giornalista.
Iniziamo da un paio di informazioni per le quali già immagino non stiate nella pelle. Tanto per cominciare: cos'è la Dobrogea?
La Dobrogea (in italiano mi sembra si chiami Dobrugia) è una "regione storica" della Romania, compresa tra l'ultimo tratto del Danubio, la Bulgaria ed il Mar Nero. Comprende le province (judeţ) di Costanza e Tulcea. In quest'ultima è compreso il parco naturale patrimonio dell'umanità del Delta del Danubio.
Le regioni storiche romene non hanno nessuna valenza amministrativa. I loro abitanti comunque vi si riconoscono. Un abitante di Galaţi, ad esempio, vi dirà di essere/venire "da" Galaţi, ma di essere Moldavo.
Ed a questo punto la domanda sorge spontanea: cosa ci fa un veneto in Dobrogea? L'ottava provincia del Veneto non era Timişoara?
Beh, sì, ma per fare agricoltura ormai Timişoara è non bruciata, ma carbonizzata e dalle ceneri fredde. La terra costa quanto in Italia, se e quando si riesce a trovarla. E qui in Dobrogea non va molto meglio. Qualche anno fa avevo letto che la nuova frontiera si chiamava Moldova (anche per fare vino). Adesso probabilmente si chiamerà Kazakistan.
Arrivederci alla prima puntata.
Etichette: Romania
0 Comments:
Posta un commento
<< Home