Un veneto in Dobrogea (6)
Questo è il silos di Cataloi, in posizione strategica all'incrocio tra la Braila-Costanza e la Bucarest-Tulcea Di fianco al silos passa una ferrovia, che da una parte va a Tulcea, porto fluviale, dall'altra a Costanza, principale porto del Mar Nero. All'altezza di Braila ci sono ancora i piloni di un ponte sul Danubio mai concluso.
Questo invece è il silos di Baia, che è più grande (tiene qualcosa tipo 50.000 tonnellate) ed è affiancato dalla stessa linea ferroviaria. La storia dei silos di Baia è abbastanza interessante. Il corpo maggiore, quello sulla destra, è stato costruito in epoca comunista, credo nel 1978/79, ma quello più piccolo, ed usato ancor oggi, è stato costruito nel 1943 quando c'era stata l'occupazione tedesca.
Di questi silos in giro per la romania ce n'è un bel po'. Soprattutto per la pianura danubiana, ed ovunque sono vicini ad un canale, un fiume o una ferrovia, magari costruita apposta. Un corso d'acqua che andava a finire nel Danubio, che a sua volta finiva nel Mar Nero, o una ferrovia che andava a finire in casa del consumatore. In Romania, invece, il pane era razionato.
Dopo una rivoluzione e diciannove anni, comunque, in un certo senso le cose non sono cambiate. Una volta il grano rumeno aveva un solo acquirente. Ora ha un solo intermediario.
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