"Dime de qué presumes y te diré de qué careces" (Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò che cosa ti manca)

sabato, novembre 29, 2008

L'IVA su Sky ed il mio conflitto interiore.

L'IVA sugli abbonamenti Sky passa dal 10 al 20%. Ed io da una parte non sono d'accordo, perché contrario per principio a qualsiasi aumento di imposizione fiscale. Dall'altra mi chiedo come mai un servizio notoriamente indispensabile come l'abbonamento ad una pay-tv sia tassato solo al 10%.
Mediaset Premium compresa.

UPDATE
Mi permetto di fare un'analisi psicosociologica basata sui risultati di questo sondaggio.
La risposta "No" è stata data da chi pensa "Qualsiasi cosa dica Berlusconi è falsa."
La risposta "No, ma se ne può fare a meno" è quella di chi pensa "Ammetto che stavolta Berlusconi ha le sue ragioni, ma non gliela darò vinta così facilmente"
La risposta "Sì, ma fa risparmiare le famiglie rispetto ad altri tipi di consumo culturale" è stata data dai "benaltristi".
La risposta "Sì" è stata data da chi non ha delegato le funzioni cerebrali al giornale-partito.

venerdì, novembre 21, 2008

The :-| emoticon

Have you ever been enthusiastic about anything? Can you remember the emotion that made your heart beat stronger and faster? Don't you think that was a great moment?

Well. And now think about the opposite feeling. No enthusiasm at all. No emotion, no feelings, no will to do what you're doing.

Imagine, for example, your girlfriend has forced you to accompany her in a shopping tour-de-force to buy shoes. How do you feel at the idea of going out with her and walking throughout all city stopping every twenty meters (or less) because she has to look at the showcases? Is such an amazing idea to bring heavy big bags full of shoes in their boxes? And if your girlfriend asked you to pay for her because she's out of money telling you "I'll give your money back one of these days"?

There are two possibilities:
a) You're enthusiastic at the idea. This is false. This means you're gay and that you can't have a girlfriend.
b) you're not desperated... this is not the worse can happen to you... but you are resigned to your destiny and on your face appears an expression that could be described as "neutral": the one represented by the :- emoticon.

You're not happy. You're not sad. You're just completely devoid of enthusiasm.

Use the :-. emoticon in your chat, emails, even handwritten informal docs. It's fun and gives the idea.
Example:
A: Hey dude! What about goin'out in a dirty cheap bar and get pissed 'til 3 am?
B: Oh, shit! I can't! Tonight I have to go singing with the choir of my parish. Wow. :-

martedì, novembre 18, 2008

...?

lunedì, novembre 10, 2008

Quando una battuta è razzista?

Che una battuta o un commento sia razzista o no, dipende soprattutto da chi li fa. Quando Barack Obama fa una battuta razzista, i giornalisti ridono fino alle lacrime, ma quando Silvio Berlusconi cerca di fare un complimento (anche se, come al solito, nel suo modo peculiare), lo appendono all'albero più alto.

Quando gli chiesero che animale da compagnia avrebbe preso per le sue figlie una volta trasferiti nella Casa Bianca, Barack Obama rispose nella sua prima conferenza stampa dopo la sua elezione che la sua preferenza sarebbe per un cane adottato da un canile. Ed aggiunse che «molti cani nei canili sono degli incroci — come me.» Secondo fonti non confermate, molti giornalisti di razza risero così forte a questa battuta che dovettero essere accompagnati fuori dalla sala stampa.

Dall'altro lato abbiamo Silvio Berlusconi, e non è decisamente divertente. Sicuramente non secondo gli stessi giornalisti di razza. Durante una visita a Mosca, il Primo Ministro italiano definì Barack Obama «giovane, bello ed abbronzato», un'«osservazione razzista» che ha scandalizzato gli italiani. Osservazione razzista? Non immagino come Silvio Berlusconi, che è conosciuto per prendersi molta cura della sua abbronzatura, potesse fare un complimento migliore che cercare di collegare il nuovo presidente eletto con se stesso. E lo scandalo tra gli italiani? Scommetto che molti di loro non potrebbero interessarsene di meno, ma i media cercano sempre di pretendere che lo 0.1% della popolazione italiana che non ha altro da fare che cercare di interpretare le osservazioni ed i commenti di Silvio Berlusconi nella peggior maniera possibile rappresenti più che se stesso.

Certamente, uno potrebbe pensare che Silvio Berlusconi avrebbe potuto dire qualcos'altro, e che per una volta avrebbe potuto evitare di cercare di fare un complimento con una battuta, ma la mia sensazione è che qualsiasi cosa Silvio Berlusconi avesse potuto dire a proposito dell'elezione di Barack Obama, i giornalisti avrebbero cercato di farne una battuta razzista. Se non avesse commentato o alluso alla razza di Barack Obama, probabilmente sarebbe stato razzista comunque, semplicemente per non averne fatto commenti.

Silvio Berlusconi non ha ragione quando dice che quello che non hanno capito la sua battuta sono «imbecilli», perché non lo sono. Capiscono tutti troppo bene ciò che Berlusconi ha detto, e che non è per niente razzista, ma come al solito, qualsiasi bastone sarà adatto per picchiare il cane italiano. Dall'altro lato, nemmeno Barack Obama non è divertente, ma piace ai giornalisti, e quindi ridono. E secondo loro, anche il resto del mondo. Anche se molto più razzismo può essere trovato nella «battuta» di Obama che nel commento di Berlusconi. Dopo tutto, che cos'è che intendeva Barack Obama quando disse che preferiva un cane adottato da un canile, molti dei quali sono «incroci come lui»? Non gli piacciono i cani di razza quindi, solo perché non sono come lui o non abbastanza come lui? Mi sembra molto più razzista, almeno se questo è il senso che ci voglio dare. Barack Obama è fortunato a non essere per metà un Berlusconi.

Tradotto senza autorizzazione da Filip Van Laenen, Brussels Journal

mercoledì, novembre 05, 2008

Ottimismo

Perché nasconderci dietro un dito? Avrei votato per old Mac, ovviamente. Ma non è di questo che volevo parlare.
Volevo commentare l'elezione dell'altro capo di Stato che viene eletto da un collegio elettorale parafrasando il commento che udii l'ultima volta che scadde un mandato del primo.
Di fronde ai fedeli smarriti dopo un lunghissimo mandato più che venticinquennale e che non sapevano immaginare chi avrebbe preso in mano il timone della nave di Pietro, il mio parroco disse, più o meno "Non abbiate paura, la Chiesa è nelle mani di Dio, non di questo o quel Papa."
Ed ecco, non ho paura, perché gli Stati Uniti d'America sono nelle mani degli americani, non di questo o quel presidente. (E, per fortuna, non sono nelle mani di noi europei.)

Ci aspettano tempi interessanti, ed io guardo a loro con ottimismo. Con la speranza, se non la certezza, che ne vedremo delle belle.

Per cui, cari i miei quattro gatti (questo sì che è ottimismo! Quattro e dico quattro, non tre gatti!): ottimismo, sfida, curiosità, testa alta, onore allo sconfitto, buon lavoro al vincitore e vergogna a chi cerca di salire sul suo carro. (Bondi e Gelmini, mi sentite? ...ite? ...ite? ...)