"Dime de qué presumes y te diré de qué careces" (Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò che cosa ti manca)

sabato, maggio 27, 2006

L' ignoranza non ha limiti...

Ieri sera ero andato a Treviso a sentire il Requiem di Mozart (Sublime, come sempre e come mai), e dopo aver fatto una passeggiata per il centro decisi di andare a prendermi "l' ultima" in un bar del mio paese.
Al notare che stavo indossando la maglietta visibile nell' immagine qui sopra uno dei clienti mi disse "Guarda che non ti lascia mica entrare con quella maglietta là" (Il gestore ha idee destrorse).

Vabbè, direte voi, a non sapere di chi sia una faccia non c' è niente di grave. È grave piuttosto che una volta venuti a sapere che si trattava di Mangoni uno disse "Ah, quello che ha inventato la radio", ed un altro "Ah, quello che ha scritto i Promessi Sposi".

Povera Italia...

domenica, maggio 21, 2006

Traduzione Prodese-Italiano... (Post scritto da semi-ubricaco)

...di questo articolo del Corriere.


ROMA - «Che stessero un po' zitti e che mi dessero i voti necessari quando me li negherà la sinistra estrema l'ho proposto cinque volte nel mio intervento in Senato. Ma visto che abbiamo passato cinque anni a dire "no" a qualsiasi proposta facessero non c' è modo di convincerli a mettersi a novanta. Credo che un confronto ed un dialogo sia comunque sempre utile, sempre che gli altri alla fine ti dicano che hai ragione e facciano qualsiasi cosa gli chieda». Così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, giunto a Roma da Bologna, commenta l'invito al dialogo pronunciato oggi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dal presidente del Senato Franco Marini. Il premier ricorda di aver proposto «un anno fa di dare una presidenza delle Camere all'opposizione. Dopo, però, l'imposizione della legge elettorale è diventato impossibile.». Il Presidente del Consiglio preferisce invece non commentare l'ipotesi, avanzata oggi da Piero Fassino, delle primarie per scegliere la leadership del partito democratico.

IL VOTO DI FIDUCIA ALLA CAMERA - In precedenza Prodi, si era detto «tranquillissimo» di fronte alla sfida per la fiducia alla Camera. «Vado a Roma - aveva spiegato il premier ai giornalisti - per prepararmi al dibattito alla Camera. Al Senato era il round più difficile. Certamente bisogna prendere sul serio anche il dibattito alla Camera, anche se non lo farò, ma abbiamo una maggioranza molto più forte e molto più tranquilla. Quel che non farò mai è ringraziare Calderoli per aver scritto la porcata di legge che mi ha permesso di avere questa maggioranza. E la Presidenza della Repubblica. ».

GIORNALISMO E PRECARIETA' - Poi il premier si era soffermato sul tema della precarietà nel mondo del lavoro. «La precarietà è propria dei giornalisti. È strano, mi ha molto colpito vedere quanti di voi hanno un contratto precario, la maggioranza» ha detto Prodi. Riferendosi alla precarietà dei giornalisti e alle azioni future del suo governo Prodi ha concluso: «Vedremo, bisogna pensare anche a questo, sto pensando a fare una legge che garantisca pane e figa per tutti i giornalisti che giureranno fedeltà al Governo. Ne ho bisogno per far sì che nessuno se ne renda conto quando aumenterà la disoccupazione e diminuiranno le esportazioni.».

venerdì, maggio 05, 2006

Niente paura, Massimo.

In fondo non mi dispiacerebbe che andassi al Quirinale. Non solo per realizzare il mio malefico piano che ha per fine la definitiva cacciata dei neo-post-ex-etc-comunisti dal potere in Italia, ma anche per un paio di ragioni accessorie.

La prima è che hai l' onestà intellettuale di riconoscere che difficilmente gli elettori del centro-destra ti accetterebbero (e non solo loro).

La seconda è che in fondo preferisco un presidente, come saresti tu, eletto come espressione di una parte politica che una volta eletto cercherebbe (o no, non è necessario), pur con tutti i suoi limiti, di comportarsi da arbitro super partes ad una faccia di culo eletta come super partes che poi si comporti come espressione di una certa parte politica. Senza far nomi.

Caro Massimo, ti compatisco. Meritavi la presidenza della Camera, ed era un ruolo che avresti svolto egregiamente e senza discorsi d' inaugurazione vuotamente retorici. Ti compatisco anche perché sei coraggioso: la sinistra radical-chic (e non solo) ti odia perché sei sceso a patti con Berlusconi, riconoscendogli una legittimità politica che essa gli nega da sempre. Purtroppo quel dislessico che avete candidato alla presidenza del consiglio aveva promesso la poltrona di Montecitorio, a tua insaputa, al tuo peggior nemico. La sua partita a scacchi sembra sempre più una successione di mosse di attacco poco efficaci e fatte a casaccio che lasciano totalmente sguarnita la difesa del Re.

Ma scusa, sapevate che è un incapace, sapevate che sarebbe stato succube di Bertinotti, sapevate che avrebbe preso le decisioni giuste per scontentare tutti. Perché non avete fatto come Schröder, scaricato la sinistra radicale e candidato te come Primo Ministro? Avreste perso a testa alta, invece avete vinto vergognosamente.

Lasciategli fare

Ho avuto una leggera soddisfazione nel leggere in quest' articolo del Corriere la frase "Prodi si è lamentato dei toni e dei contenuti della campagna elettorale, ha criticato il Cavaliere per l'uso dei mezzi televisivi. Berlusconi si è schermito dicendo che era vero il contrario, che a lui la televisione è stata vietata e che dunque non la poteva nemmeno usare."

La soddisfazione ce l' ho nel constatare che quelli dell' Unione sono dei pessimi vincitori. Prodi ha vinto per uno sputo, ma lui e la sua maggioranza si stanno comportando come se avessero avuto i due terzi dei voti. Vuole D' Alema al Quirinale? Fossi Berlusconi gli lascerei fare, lo farei eleggere alla terza votazione, visto che ne hanno i numeri, e farei il mio onorato lavoro di parlamentare d' opposizione allo stesso stile in cui gli altri lo hanno fatto in cinque anni.

La mia ragazza ha idee tendenti verso sinistra, per dirla così. Al cuore non si comanda. Proprio ieri mi diceva "Spero che non mettano D' Alema come Presidente della Repubblica, sennò veramente la sinistra ha tutto". Io, invece, sono favorevole a tale elezione, per la stessa ragione. Da un paio d' anni, quando già cominciava a profilarsi una vittoria del centrosinistra alle politiche, non faccio che ripetere "L'Italia deve provare la dittatura del proletariato, ed una volta provata evitarla come la peste.", tanto che a volte ho avuto anche la tentazione di votare per Rifondazione. Il momento è giunto: è ora che questa dittatura del proletariato venga realizzata, e quanto più illiberale, illiberista, assistenzialista, terzomondista, filoislamica ed impregnata di retorica sarà, tanto meglio. Sarà più forte il calcio in culo che si beccheranno tra cinque anni. Perché questa legislatura durerà cinque anni [Se non di più: fate un po' di conti: l' ultima è durata dal 13 maggio 2001 al 10 aprile 2006: 5 anni meno un mese e tre giorni, la precedente è durata dal 21 aprile 1996 al 13 maggio 2001: 5 anni più 22 giorni], ora che hanno afferrato il Potere per il rotto della cuffia, come possono permettersi di perderlo?