"Dime de qué presumes y te diré de qué careces" (Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò che cosa ti manca)

domenica, maggio 21, 2006

Traduzione Prodese-Italiano... (Post scritto da semi-ubricaco)

...di questo articolo del Corriere.


ROMA - «Che stessero un po' zitti e che mi dessero i voti necessari quando me li negherà la sinistra estrema l'ho proposto cinque volte nel mio intervento in Senato. Ma visto che abbiamo passato cinque anni a dire "no" a qualsiasi proposta facessero non c' è modo di convincerli a mettersi a novanta. Credo che un confronto ed un dialogo sia comunque sempre utile, sempre che gli altri alla fine ti dicano che hai ragione e facciano qualsiasi cosa gli chieda». Così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, giunto a Roma da Bologna, commenta l'invito al dialogo pronunciato oggi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dal presidente del Senato Franco Marini. Il premier ricorda di aver proposto «un anno fa di dare una presidenza delle Camere all'opposizione. Dopo, però, l'imposizione della legge elettorale è diventato impossibile.». Il Presidente del Consiglio preferisce invece non commentare l'ipotesi, avanzata oggi da Piero Fassino, delle primarie per scegliere la leadership del partito democratico.

IL VOTO DI FIDUCIA ALLA CAMERA - In precedenza Prodi, si era detto «tranquillissimo» di fronte alla sfida per la fiducia alla Camera. «Vado a Roma - aveva spiegato il premier ai giornalisti - per prepararmi al dibattito alla Camera. Al Senato era il round più difficile. Certamente bisogna prendere sul serio anche il dibattito alla Camera, anche se non lo farò, ma abbiamo una maggioranza molto più forte e molto più tranquilla. Quel che non farò mai è ringraziare Calderoli per aver scritto la porcata di legge che mi ha permesso di avere questa maggioranza. E la Presidenza della Repubblica. ».

GIORNALISMO E PRECARIETA' - Poi il premier si era soffermato sul tema della precarietà nel mondo del lavoro. «La precarietà è propria dei giornalisti. È strano, mi ha molto colpito vedere quanti di voi hanno un contratto precario, la maggioranza» ha detto Prodi. Riferendosi alla precarietà dei giornalisti e alle azioni future del suo governo Prodi ha concluso: «Vedremo, bisogna pensare anche a questo, sto pensando a fare una legge che garantisca pane e figa per tutti i giornalisti che giureranno fedeltà al Governo. Ne ho bisogno per far sì che nessuno se ne renda conto quando aumenterà la disoccupazione e diminuiranno le esportazioni.».