"Dime de qué presumes y te diré de qué careces" (Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò che cosa ti manca)

domenica, febbraio 26, 2006

contro il vilipendio alla religione

Sono spiacente di essere giunto a questa convinzione solo ora che ne è stato incriminato Calderoli, comunque il reato di vilipendio della religione è un mostro giuridico, vero conflitto di competenze tra Chiesa e Stato.

Innanzitutto andrebbe stabilito che cos' è vilipendio e cosa no, ma chi lo decide? Dobbiamo limitarci a credere che chi si senta offeso non esageri nel manifestarlo?

Secondo: all' epoca dei primi tumulti per le vignette danesi lessi che poiché un mussulmano non mancherebbe mai di rispetto a Cristo (cosa su cui nutro dubbi), allo stesso modo noi non dovremmo prendere in giro Maometto.
Sfortunatamente noi se vogliamo prendere in giro Cristo lo facciamo senza grossi problemi, dopotutto nemmeno lui se ne farebbe troppi.

Tanto per fare qualche esempio:

Mt, 27:
28Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto 29e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!". 30E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. 31Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

Mc, 15:
29I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: "Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, 30salva te stesso scendendo dalla croce!". 31Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: "Ha salvato altri, non può salvare se stesso! 32Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo". E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

Lc, 23:
35Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto". 36Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: 37"Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". 38C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

Gv, 19:
1Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. 2E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: 3"Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.

E nonostante questo, Lc, 23, 34:
34Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno".
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.

Vorrei che si alzassero voci in difesa di Calderoli, soprattutto da parte di Vauro. È nel suo interesse.

mercoledì, febbraio 22, 2006

Parallelismo fisico-politico.

I primi quattro quinti di questo post sembreranno non aver niente a che vedere con l' attualità. Cercate di tener duro.

Sapete come nacque la teoria della relatività? Immaginate che in un punto della sua orbita la Terra vada verso una stella A e "dia le spalle" ad una stella B. Teoricamente dovremmo avere l' impressione che la luce della stella A arrivi verso di noi piu' velocemente che quella della stella B.
Questo sarebbe logico, e viene dalle "trasformazioni di Galileo", tanto per fare un esempio: abbiamo due persone nei punti A e B, con un aereo di carta in mano ciascuna, ed una terza, che chiameremo C, che va da A a B alla velocità di 1 metro al secondo. Allo stesso istante le due persone A e B lanciano verso C i loro aeroplanini, alla stessa velocità (rispetto a loro), diciamo 2 metri al secondo. Ma dal punto di vista della persona C l' aereo lanciato da B avrà una velocità di 2+1=3 m/s, mentre quello lanciato da A gli sembrerà andare a 2-1=1 m/s.

Con la velocità della luce delle stelle la cosa non funziona così: gli esperimenti dicono che la velocità della luce è la stessa indipendentemente dalla stella di origine.
A questo punto si impose una scelta.
La prima opzione era dire "Le trasformazioni di Galileo funzionano per fenomeni meccanici, ma non per fenomeni ottici.", che, vista dalla nostra ottica di uomini del XXI secolo e' una stronzata.
La seconda è quella che portò alla formazione della teoria della relatività, ed à a dir poco rivoluzionaria: "Le trasformazioni di Galileo sono sbagliate".

È per questo che leggere che, secondo Berlusconi, la libertà di satira deve fermarsi di fronte ad altre religioni ed altre realtà urta la mia sensibilità di uomo libero e di studente di matematica.

L' ipocrisia e la paura stanno facendoci fare un passo indietro nella libertà pari a quello che faremmo in fisica gettando il lavoro di Einstein nella stufa. Si può vivere lo stesso, magari al calduccio. Ma non potremmo mai puntare alle stelle.

domenica, febbraio 19, 2006

Per un pugno di vignette / 2

Prima di leggere questo post dovrebbe essere letta l' intervista a Calderoli su Repubblica.

Per quanto ci mediti, l' unico torto che posso dare a Calderoli è quello di aver fatto quel che ha fatto da ministro. Se l' avesse fatto da semplice cittadino o da parlamentare non avrei nulla da dire.

Spulciando nella stessa pagina si trova un link alle reazioni del centrosinistra. Prodi, raggiunto dalla notizia dei morti a Bengasi durante un comizio (A Padova, e lo so perché c' ero) dichiara "In questi anni di governo della Cdl non è certo la prima volta che da parte di alcuni esponenti di una forza di governo, che è la Lega, si manifestano espressioni così estremiste. Non si doveva attendere che fossimo costretti a contare i morti a prenderne atto".
Beh, Romano, mi piacerebbe ci fossero più estremisti come quelli della Lega, dopotutto loro non hanno ammazzato nessuno, contrariamente a comunisti, islamisti e fascisti in generale.

Simpatica anche la reazione di Bertinotti: "Una responsabilità per la strage di Bengasi che il governo italiano porta fino in fondo. ", ma Calderoli gli ha già risposto: qui si sta incolpando chi porge la guancia perché qualcuno ha ricevuto uno schiaffo (Ammesso che effettivamente quello schiaffo sia una reazione ad un gesto provocatorio ed estremista com' è notoriamente porgere la guancia).

La mia conclusione è: se certe persone reagiscono in una maniera spropositata per un pugno di vignette fino a farci scappare il morto (o fino ad ammazzare chi non c' entra nulla), che sia perché sono incredibilmente permalose, che sia perché si fanno trascinare come pecore da cattivi pastori, in nessun caso si meritano il mio rispetto. Che diventino più civili e poi forse cominceremo a parlare.

Ma ora il mio cuore è turbato: tutta questa vicenda verrà usata come pretesto per un attentato a ridosso delle elezioni come accadde in Spagna?

Tra l' 1 ed il 9 aprile evitate di prendere la metropolitana e di stare in luoghi affollati.

Per un pugno di vignette / 1

Certe dichiarazioni mi danno ancor più fastidio delle ambasciate bruciate.

Vauro fu uno dei primi a dire che la libertà di stampa va bene, però gli autori dovrebbero autocensurarsi un po' per non ferire la sensibilità religiosa. Avrei apprezzato che si fosse censurato da solo anziché pubblicare vignette come queste.

Zapatero scrisse un documento con Erdogan sullo stesso tema: sarebbe il caso che la libertà d' espressione avesse dei limiti. Autoimposti, per carità, ma non si possono ferire certe sensibilità. Chissà perché non disse niente quando Carod Rovira (o meglio, Vélez Díez), suo alleato di governo, in un viaggio a Gerusalemme si fece fare una foto con una corona di spine.

Oltre a questi esempi potrei parlare di Angius che una sera a Primo Piano disse qualcosa come "Certo, sono reazioni esagerate, ma cosa sarebbe successo in Europa se ci fossero state delle vignette che prendevano in giro Cristo ed il Cristianesimo?". Caro Gavino, alla tua domanda retorica rispondo io: nulla, visto che (Vedi sopra) di satira su Cristo se ne fa un bel po', da un bel po' di tempo e senza grosse conseguenze. Anzi, le conseguenze ci sarebbero se un vescovo si sognasse di dire che ci vorrebbe un po' di rispetto per la religione cristiana: atei, anticlericali e no-global vari potrebbero cogliere questo grave attacco alla libertà d' espressione come motivo per organizzare una manifestazione no-vatican con accessori assalti ad agenzie di lavoro interinale, espropri proletari e spaccate di bancomat.

Quello che chiederei alla sinistra italiana (e non solo) è un po' di coerenza. Già lo so: ora fioccheranno le proteste, si dirà che non è vero, che la religione cristiana è sempre stata rispettata, specialmente a sinistra, etc... (A fasi alterne: quando il Papa parla contro la guerra "Viva il Cristianesimo religione di pace", quando il papa parla contro l' aborto "Basta col cristianesimo religione oscurantista") No, miei cari: qui c' è un' evidente disparità di trattamento tra Cristianesimo ed Islam, e vorrei spiegarmene la ragone.

La prima spiegazione che mi viene in mente è questa: la sinistra, od almeno una certa parte abbastanza consistente della sinistra, non è atea: è anticristiana e filoislamica. Se è così ditelo chiaramente. C'è già Caruso che preferisce Hamas a Mastella. È una posizione. Dal mio punto di vista poco sensata, ma potrebbe spiegare molte cose.

La seconda spiegazione proponibile è quella che mi ha suggerito una ragazza ieri notte: l' Islam fa paura. I musulmani si incazzano per un nonnulla e quindi è meglio lasciarli in pace.

Cos' è che aveva detto Tony Blair dopo gli attentati del 7 luglio? "Non cambieranno il nostro modo di vivere.", vero?

Qualcuno ci crede ancora?

Una serie di bannerini...















Data la mia incapacità ed ottusità blogghistica pubblico in un post questi banner per andare da Padova a Milano passando per Roma. [nota: questo post è stato pubblicato il 17 novembre 2006, la data modificata per "nasconderlo"]